martedì 9 settembre 2014

Scoperte



Non so voi, ma da quando ho il cane scopro che l'Italia è piena di regole bizantine.
Tipo: sui treni Trenord puoi portare il cane (munito di biglietto ridotto, guinzaglio, museruola e finanche certificato dell'ASL - penso ci si riferisca alle informazioni connesse al chip), ma non nelle fasce orarie di punta. Capirei se non pagasse, ma paga come i bambini. E allora neanche i bambini posso portarli nelle fasce orarie protette? Oltretutto il cane si piazza comodamente sotto i sedili, mica occupa un posto. Vabbe'.

Mi informo sui posti dove posso portare il cane. Scopro che, con guinzaglio e museruola (quest'ultima in borsa, da mettere su richiesta di un'autorità competente), posso portarla praticamente ovunque, tranne (per legge) nei negozi di alimentari.
Salvo che poi in panetteria e in macelleria mi fanno segno di entrare, in barba alla legge.

Scopro anche che l'educazione apre molte porte.
Prima di entrare in un locale pubblico (IKEA, vari bar, negozi), nel dubbio chiedo sempre se posso entrare col cane (ed eventualmente quali sono le regole per farlo).
Finora ne ho sempre ricavato la massima disponibilità e persino ringraziamenti per aver chiesto, nessuno lo fa mai.

Certo, Daisy è carina e simpatica, attira i complimenti e le coccole.
Ma la maggior parte delle risposte mi sono state date senza che lei si palesasse in tutta la sua paraculaggine.
Forse, semplicemente, basta chiedere.

2 commenti:

  1. Poi rimane il grande mistero: siamo pieni di regole bizantine e leggi e minacciate sanzioni riguardo ai cani... e i marciapiedi restano un campo minato di cacche (so che tu e molti sono padroni responsabili... ma non tutti evidentemente!!!) e però non ci sono nemmeno i cestini caccaioli...
    Ah, le contraddizioni!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lascia perdere, ché in 3 settimane non sai quante volte me ne sono andata in giro per centinaia di metri, in centro, con il mio sacchettino di merda in mano.
      Vediamo oggi a Milano come va!

      Elimina