mercoledì 1 agosto 2012

Letture di luglio

Epic Fantasy reloaded: Il sortilegio del Corvo di James Barclay. Sarà che lavorando in mezzo a donne e avendo amiche solo donne ogni tanto ho bisogno di un po' di maschio cameratismo. Ma con che coraggio vado a depilarmi, ora che l'ho appena finito e mi sento un rude mercenario barbaro?
Sci-Fi Romance: The Host di  Stephenie Meyer. Sì, la stessa di Twilight. L'ho trovato più piacevole e meglio scritto di Twilight, nonostante la fine sappia un po' di cagata pazzesca. Carino, ma migliorabile con un po' di conflitto in più.
Detective in erba: L'occhio del corvo di Shane Peacock. Una ricostruzione interessante della possibile infanzia di Sherlock Holmes. A parte alcune trascurabili inverosimiglianze, carino.
(OK, ho definito "carini" due libri di seguito. Ciò non depone a loro grandissimo favore: carino per me è un libro leggibile ma non irrinunciabile. Non definirei mai "carino" Il circo della notte o la trilogia di Bartimeus, per dire)
Flagello di Dio: La mano sinistra di Dio e Le quattro cose ultime di Paul Hoffman. Fantasy non troppo fantastico, con ottime intuizioni e una trama che ti coinvolge tuo malgrado. Ora mi tocca aspettare il terzo.
Chick-lit intelligente: In verità è meglio mentire di Kerstin Gier. La conoscevo da tutt'altro genere, ovvero il fantasy young adult della trilogia delle pietre preziose. Beh, mi è piaciuta anche in questo caso: si ride, ci si immedesima, il tutto con grande leggerezza ma senza superficialità.
(Il fatto di aver linkato un book trailer mi fa pensare: ehi, c'è nessuno che ha voglia di cimentarcisi per Sholeh Zard?)
Per non dimenticare: Spingendo la notte più in là di Mario Calabresi. Bello bellissimo, misurato e per nulla retorico, commovente. Lo sta leggendo anche Luca.
Storia di amicizia: Skellig di David Almond. Forse mi aspettavo troppo da questo libretto, ma non mi è sembrato granché. Forse dovrei avere meno anni per apprezzarlo.



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