mercoledì 1 febbraio 2012

Letture di gennaio

Gennaio è stato un buon mese per le mie letture: a parte le vacanze, c'è stata anche una simpatica settimana di malattia, durante la quale l'unica cosa bella è stata leggere.
Saggistica: finalmente mi sono confrontata con la famosa opera di Margaret Murray, Le streghe dell'Europa Occidentale. Sinceramente però sono un po' perplessa: le prove raccolte dalla Murray riguardo rituali e credenze delle streghe dal XV secolo mi sembrano raccontare un culto più satanico che dianico. Insomma, non c'è neanche la preminenza di una divinità femminile, bensì di un dio maschio! Credo che la Murray sia stata un'ottima pioniera in questo genere di studi, ma che ormai abbia più senso leggere saggi più recenti.
Romanzo storico: La dea dei cavalli di Morgan Llywelyn, anche se di storico ha ben poco. La storia è appassionante e divertente, ma decisamente squilibrata. Forse me la sarei goduta di più se a) non avesse avuto pretese di storicità ma fosse stato un romanzo fantasy b) la terza e ultima parte non fosse stata liquidata in 20-30 paginette.
Romanzo psicologico: Un'inquietante simmetria. Sicuramente una goduria per chi conosce bene Londra, quindi punto a favore. La storia è davvero inquietante, sempre giocata sul filo della tensione psicologica con un (bel) po' di paranormale. Trovo un po' deludente il colpo di scena finale, anche se è abbastanza nella natura del personaggio (e non spoilero oltre).
Romanzo fantascientifico: Sono il numero quattro. Romanzo young adult godibile, anche se a noi "grandi" viene il nervoso per qualche piccola idiozia da adolescente. A momenti riuscivo quasi a commuovermi sul finale.
Romanzo avventuroso: La tenerezza dei lupi. Non so voi, ma io sono cresciuta con Zanna Bianca e Il richiamo della foresta. Qui l'ambientazione è la stessa: l'Alaska in quei tempi lì, con il contorno di natura, rapporto con i nativi e con le risorse locali, aspettative dei coloni, eccetera. Il tutto mischiato con un piccolo intrigo e con tanta umanità nel senso non buonista del termine.
Romanzo di vampiri: Il profumo del sangue. Che mmerda! Immaginavo una cazzata, ma non così poderosa. Immaginatevi i peggio romanzi di Anita Blake, quelli dopo la svolta porno-soft, e infilateci dentro degli angeli arrapati. Ho reso l'idea?
Giallo storico: La signora dell'arte della morte. Una specie di Kay Scarpetta del 1100. Se si supera l'estrema inverosimiglianza del tutto (un medico legale donna nubile nell'Inghilterra del 1100, ne vogliamo parlare di quanto velocemente sarebbe stata messa su una pira?), godibile e divertente. Uno svuotacervello intelligente stile Fratello Cadfael o Owen Archer.
Romanzo di spionaggio: L'arma segreta di Stella Rimington. Non so se l'ex capo dell'MI5 sia un vero talento o se abbia un bravissimo ghost writer, ma mi piace proprio: storie verosimili, intrecci funzionanti e personaggi azzeccatissimi. Liz è poco più che un'impiegata statale come me, ma è candidata ad essere uno dei miei personaggi preferiti in assoluto.
Giallo scandinavo: Al lupo al lupo! di Karin Fossum. Bello, ben fatto, quello che ti aspetti da un giallo. Da non leggere se: avete un bambino neonato, avete un bambino a cui dovete decidere di concedere un po' di autonomia, avete un figlio adolescente inquieto, siete malati, vi fate menate sull'età. Insomma, è un libro destabilizzate, da leggere solo quando si è in stato di felicità zen.
Romanzo fantasy: Inheritance. Qualcosa come 800 e rotti pagine per raccontare una storia che la Rowling avrebbe riassunto in 10 pagine, emozionandoci. Il successo di Paolini è per me la cosa più inspiegabile al mondo, da segnalare al CICAP. Vi dico solo che fino all'ultimo (ovvero a 100 pagine dalla fine, sigh!) ho vivamente sperato che il drago del cattivo si magnasse tutti i buoni senza neanche arrostirli. O che, in alternativa, morissero tutti spontaneamente di dissenteria fulminante. Mi si dirà: e perché te lo sei letto tutto, 'sto benedetto ciclo? Perché ne avevo il tempo e perché odio lasciare le saghe a metà, ma lo considero una vera perdita di energie cerebrali.
Saggio antropologico: La stirpe di Dracula di Massimo Introvigne. L'ho sentito citare in varie situazioni, ma non avevo mai avuto modo di metterci sopra le mani. Beh, ottimo saggio, molto interessante. Peccato che, essendo stato pubblicato a fine anni Novanta, non possa comprendere tutto il fenomeno dei vampiri per adolescenti, da Buffy la serie TV in poi. Per il mio punto di vista, è stata molto interessante la parte sull'origine del mito del vampiro, che mi ha permesso di collocare correttamente una conferenza ascoltata un paio d'anni fa.
Storia edificante: Bambini di farina di Anne Fine. Lo farei leggere a un ragazzino delle medie, quell'età in cui si disprezzano i genitori a prescindere e si ha sempre ragione. E, se fossi un insegnante di una scuola in cui si può fare, ripeterei l'esperimento: dev'essere moooooolto interessante.
Romanzo bimbiminkia: Rebel di Alexandra Adornetto. Lo ammetto: nella prima metà, sia pure con tutte le sue ingenuità, il romanzo mi ha incuriosita. Non era male, all'inizio, neanche la figura dell'emissario delle tenebre. Da 2/3 in poi purtroppo si sbraca: il cattivo ripercorre tutto il manuale del cattivo da manuale, quella cattiveria stupida e con poche chances di successo. Ovvio che da lì in poi la protagonista non se lo fila e la storia diventa una stronzata. Occasione sprecata.
Romanzo horror: La progenie di Guillermo del Toro e Chuck Hogan (che mi immagino come un misto di Chuck Norris e Hulk Hogan). Se questo libro doveva farmi paura, beh, ha rispettato la sua mission: fa una paura fottuta, almeno a me. Ora prenoto il secondo, La caduta.

4 commenti:

  1. Innanzitutto:accipicchia quanto leggi!!!
    Senza parole :-)
    Magari é una domanda banale, ma quando leggi?Intendo dire:in che momento della giornata?Molti riescono a leggere tra una cosa e l'altra anche solo 1 o 2 pagine al volo ma io non ci riesco.
    Mi piace molto leggere e comunque leggo abbastanza, ma é tanto se leggo 2 libri al mese.Leggevo tanto quando andavo a Torino in treno in università perché avevo 3 ore di treno al giorno, ora non riesco mai a trovare il tempo adatto.Di sera ho troppo sonno.Molto dipende anche dal clima: quest'inverno ha fatto sempre bellissimo e sono uscita molto di più a camminare, ora che é una settimana che nevica ho letto dicisamente di più stando anche più tempo in casa.
    Ah ho letto Bambini di farina anche io,bell'idea vero?
    Buon weekend!

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    1. Io leggo in ogni momento libero: se mi avanzano 5 minuti prima di uscire la mattina, in pausa pranzo, mentre faccio metano, mentre aspetto in posta o dal medico, mentre cucino... Poi, per carità, questo mese tra una balla e l'altra sono stata a casa due settimane (vacanza + malattia), quindi il numero di libri è lievitato. Per dirti: sono stata bloccata dalla neve per i due giorni scorsi e ho letto 1 romanzo + mezzo saggio.

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    2. Chiara, se hai amato "La tenerezza dei lupi", probabilmente ti piacerà anche di più "La bambina di neve". Mi sono permesssa di prenotartelo.

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    3. @biblioprecaria: l'ho visto, grazie!

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