martedì 28 luglio 2009

Chi ha paura della bagiua?

Parliamo ancora di fumetti: mi spiace per voi se preferite altri temi, ma ho accumulato molto materiale nella "sospensione" andezenese.
Stavolta parlo di un fumetto che non troverete facilmente, perché tutte le stampe e ristampe sono esaurite e questo mi rende molto felice per i suoi autori: Il Sorriso della Bàgiua.
A ISDB sono arrivata per vie lunghe e contorte, il che per me è garanzia che si tratta di qualcosa che è scritto nel mio destino.
Prima di tutto, quando ero piccola e i miei andavano tutti gli anni al mare a Loano, c'era la festa delle Basure. Nel tempo, quella che probabilmente era una festa di scongiuro contro le streghe è diventata una specie di Halloween, ma è sempre meglio di niente per creare l'idea della strega buona: somiglia alla befana, fa allegria, fa venire le giostre...
Poi, due anni fa, stimolata da una serie di circostanze, ho portato la mia famiglia per una settimana di vacanza nell'entroterra del Ponente Ligure, con base a Pigna. La prima incursione l'ho fatta a Triora, il cosiddetto paese delle streghe, dove desideravo andare fin dai tempi in cui scrivevo gli eventi del territorio nel sito del Casinò di Sanremo.
L'anno scorso, nella mia scorpacciata di arretrati di Dampyr, ho trovato la segnalazione del sito di ISDB, ma non ho avuto modo di andarlo a vedere subito perché ero al mare con Amelia e mia mamma.
Qualche mese fa, ci sono tornata su e ho contattato gli autori, i fratelli Scibilia, per vedere se avevano ancora qualche albo. Sono stata fortunata: la ricerca è stata lunga e faticosa, ma qualche giorno fa la postina mi ha portato un pacchettino con due albi: Nox Profunda e Interludium. Letti appena li ho avuti in mano.
Non ve li voglio raccontare troppo, altrimenti vi tolgo tutto il gusto nel caso in cui voleste leggerli e riusciste a trovarli, ma vi dico solo che in uno dei due c'è una scena casalinga tra una madre e una figlia di 5-6 anni, seguita da una brusca separazione.
La cosa che mi è piaciuta di più è che questa scena sia stata condotta in modo sobrio, senza retorica, senza eccessi. Mi piace che siano stati resi benissimo i sentimenti di una madre separata dalla propria unica figlia. Mi piace anche che questo episodio abbia preso spunto da un reale avvenimento del processo alle streghe del 1587.
Ecco quello che intendo quando parlo di prodotto largamente accessibile ma interessante, bello, vivo. Un prodotto che può piacere indipendentemente dalla fascia d'età, perché è interessante di per sé. Certo, in prima battuta attirerà gli appassionati di mistero e horror, ma, se qualche non appassionato saprà saltare il fosso senza badare al genere, si troverà per le mani una bella storia, disegnata splendidamente.
Oltretutto, chi conosce i luoghi verrà letteralmente ipnotizzato da come vengono resi: reali ma comunque filtrati dall'atmosfera, una cosa da vedere.
Mi accontenterei che Viola fosse bella la metà della Bàgiua. E mi accontenterei di un disegnatore che fosse bravo la metà di Alessandro Scibilia (che non per niente è entrato in staff Bonelli): sarebbe comunque bravissimo.

1 commento:

  1. Ciao Lanterna! :)
    Grazie mille per le belle parole, mi emoziono sempre molto quando ricevo dei complimenti! Sono contento che ISDB ti sia piaciuto, è stato il primo lavoro in campo fumettistico mio e di mio fratello Andrea e da parte mia ho prestato particolare attenzione proprio alla resa dei luoghi di Triora, che volevo fossero veri comprimari della narrazione e ai sentimenti dei personaggi, tracciati splendidamente nella sceneggiatura da Andrea. Perchè nonostante il lavoro del disegnatore sia quello che subito balza all'occhio sfogliando un fumetto, qualsiasi fumetto, bisogna ricordare che buona parte del merito va allo sceneggiatore, che è riuscito a scrivere una bella storia e a coinvolgere il disegnatore a interpretare al meglio le sue parole. Secondo me, maggiore è l'alchimia che si crea tra sceneggiatore e disegnatore, maggiori benefici ne trarrà il fumetto finito. Ed essendo fratelli, nonostante le inevitabili discussioni, questa alchimia è stata più palpabile, lavorando anche a stretto contatto. Ti auguro un grandissimo in bocca al lupo per la realizzazione del tuo progetto "Viola"!
    Un abbraccio

    Alessandro

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